Dalla piccola superficie mansardata dell’ultimo piano di un edificio nel centro storico della città, è ri-nato un ambiente ampio, luminoso, confortevole mantenendo come traccia originale le linee caratteristiche di uno spazio posto “sotto” al tetto.
Il progetto, iniziato con il sopralluogo e rilievo dell’esistente, ha preso vita analizzando i bisogni del proprietario ed è stato sviluppato nei più piccoli dettagli.
All’ingresso si trova uno spazio geometrico con rivestimenti in ferro nero calamina cerato, divide la zona notte dalla zona giorno.
L’attico è stato progettato con l’intenzione di creare un’ambiente cittadino ritornando alle linee anni ‘60-’70, utilizzando materiali e finiture che venivano usati nelle eleganti case di città come il noce, le laccature lucide, i tessuti naturali e sete con stampe colorate.
Nel bagno della camera, si trova una geometrica divisione tra gli spazi, una doccia ed una vasca trovano affaccio in una vetrata verso la camera, gioco di “vedo non vedo”.
Il marmo Forest Green con le sue venature a pavimento crea un contrasto visivo con le linee geometriche dell’architettura.
In tutto l’appartamento il pavimento è in wengè tagliato al verso in lastre fuori misura.
All’esterno sul balconcino è stata ricavata anche una zona relax e un parapetto con del verde da sfondo.
Particolare del progetto è il “giardino d’inverno”, ambiente dell’appartamento dove trascorrere momenti di relax trovandosi all’interno della casa ma nello stesso momento percepire tutto l’esterno come se si fosse “all’aperto”.
Le grandi superfici vetrate del tetto e delle finestrature fanno si che durante l’inverno si possa avere la massima luminosità, stando comodamente seduti vicino al camino centrale, mentre nei periodi più miti, danno la possibilità aprendo le vetrate di leggere un libro godendosi la brezza estiva con il cielo stellato sopra la testa o semplicemente di vivere uno spazio di casa con la continuità dell’esterno.
I materiali utilizzati in questo progetto quali pietre, marmi, legni, metalli, cuoio, vetro hanno trovato la loro complicità applicati all’arredo o alle nuove strutture, creando in ogni ambiente una rigidità nelle linee ma una morbida eleganza percettibile a chi utilizza gli spazi.